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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Segni

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 Calma  Serena Trasparente  Ancora sto galleggiando  Vuota Eppure piena di te  Ogni cm del mio corpo Porta il tuo passaggio  Sotto i vestiti  Impresso nella pelle  Ti porto con me  Ed in questo piccolo dolore  Io ti riconosco 

Cataclisma

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 Mi sono fatta fuoco che divampa e brucia tutto ciò che tocca Mi sono fatta uragano che solleva e distrugge ogni cosa  Ho raso al suolo anni di vita messi in fila come perline colorate  Perché è con il dolore che si nasce a nuova vita  Si addensano ancora nuvole minacciose cariche di rabbia  Ma vedo sempre più spesso un raggio di sole far capolino all' orizzonte  La primavera è finalmente alle porte Il peggio sembra essere passato  Una verde lussureggiante gioia si affaccia in me Lascerò che mi ricopra con il suo manto di fiori 

La mattina di Natale

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 Trovarti è stato un regalo  Da scartare la mattina di Natale  Con te perdo l'equilibrio  Mi lasci cadere e all' improvviso mi riprendi Con te mi perdo e mi ritrovo  E mi sorprendo Di quanto poco mi conosco Con te ritorno piccola e indifesa Ti lascio il controllo  Mi lascio guidare  Perché sai esattamente dove voglio andare  Proprio dove vuoi tu

Che cosa siamo noi

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 Che cosa siamo noi Un segreto che nessuno più ricorda L' articolo in cassa che ha perso il codice a barre Che cosa siamo noi Senza forma come acqua  Indefiniti ed indefinibili Che cosa siamo noi Una porta chiusa di cui si è persa la chiave Una canzone stonata cantata a squarciagola  Che cosa siamo noi L' amore nn corrisposto  La passione di una notte Un' amicizia tradita  Che cosa siamo noi In questa crudele danza di piacere e dolore  Diventiamo tutto e torniamo niente  In ciclo che infinite volte si ripete 

I giorni di pioggia

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 Tu li conosci i giorni di pioggia? Quelli dove fuori splende il sole  e dentro te è un' acquazzone  Tu li conosci i giorni di pioggia? Quando tutti si godono il caldo  E tu batti i denti per il freddo  Tu li conosci i giorni di pioggia? Quando l'oscurità copre la luce Ed intorno a te c'è solo buio  Allora vienimi a cercare Tendimi la mano Perché oggi è un giorno di pioggia  Ed io ho bisogno di te

Casa

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 Io qui mi sento al sicuro  Tu profumi di casa Nn ho ancora preso possesso di tutte le stanze Ancora nn mi sono accomodata in poltrona  All' inizio mi sono sentita smarrita  Nei tuoi spazi immensi Confusa dalla tua luce abbagliante  Ho solo tolto la polvere Arieggiato le camere  Accesso il fuoco del camino  Ed ora guardandomi intorno  Stretta in questo caldo abbraccio  Sento di essere finalmente al posto giusto 

Noi

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 Noi siamo la trasgressione sorseggiata da un bicchiere di cristallo 

Abracadabra

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 Seguendo un incantesimo antico costruisco il mondo con le parole  Le sussurro piano all' orecchio dell' universo  Come un nostro segreto condiviso  Ne faccio catene di emozioni Come cera le modello dando loro forma e consistenza  Le condisco con pizzico di fede e follia  E come un mantra le ripeto all' infinito  Perché è da questo mio seme ribelle è germogliato  Risposta ad inconsapevoli preghiere

Resto qui

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 Io resto qui,seduta fra le macerie di questa casa che ho dato alle fiamme Resto qui senza rabbia,senza dolore e senza speranza Resto nell'unico posto che riconosco come mio e che mi conosce per quella che sono Ho provato ad alzarmi, scrollando la polvere ho fatto giusto due passi Ma non riesco,non posso,non voglio allontanarmi Mi risiedo e aspetto,con le mani e l'anima vuoti,non esiste più nulla ma potrebbe tornare Resto qui nel silenzio perché solo qui passato, presente e futuro hanno un senso 

Butto giù

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 Tu mi devi ascoltare cazzo Tu nn te ne puoi andare,sento la mia anima sgretolarsi un cucchiaio alla volta, nn lo posso accettare nn me lo puoi fare Guardami,mi vedi? dimmi chi sono,come mi chiamo,sono qui,sono io cazzo Nn te lo puoi scordare,tu sei l'unica che non lo può scordare E adesso dimmi cosa mi rimane?io adesso cosa devo fare? perché devo essere proprio io a farlo,tu mi odi,nn sono io che vuoi,nn è il mio nome che chiami, perché deve essere mio questo compito, perché devo portarti io ad attraversare, perché sempre a me questo dolore Io nn mi posso fermare,io non posso stare immobile e guardare,io non voglio lasciarti andare,ci sono troppe cose che ancora mi devi spiegare Lotterò,per te, farò tutto quello che si può fare,ti farò camminare, leggerò i tuoi libri preferiti, canterò le canzoni che mi cantavi tu,stonando,da bambina,mi devi aiutare,c'è la possiamo fare Per favore per favore non mi abbandonare io non lo so se ce la posso fare a sopportare,mi serviva più tempo,...

Sola

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 Da sola,in mezzo al ronzio, l' anima si crepa annegando in un mare di infiniti cristalli di sale 

Galleggiando

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 È questa passionale follia che mi spinge come vento impetuoso verso di te La tua promessa di una vita a colori inebria i miei sensi  Ed il tuo profumo di avventura e scoperta si sente fino a qui Respira finalmente la mia anima galleggiando fra le tue parole 

Piena di te

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 Su uno scaffale vecchio e malandato mi hai trovata  Un piccolo vaso di vetro opaco e senza valore  Con un soffio hai scostato la polvere per riempirmi di te

Ansia

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 Cos' è quest' ansia che mi cammina furiosa nell' anima ogni volta che ti allontani un po'  È il passato che bussa alla porta dello stomaco  e mi avvolge nella sua nube scura carica di cattive emozioni e pessime esperienze  È un istante di terrore improvviso e impetuoso  La mia mente si aggrappa alla paura di perderti crogiolandosi nella certezza di un abbandono che nn esiste  E nel mezzo del mio respiro più pesante un tintinnio lontano mi riporta la luce L' anima in apnea riprende a respirare  Mi basta questo  Mi basta sono qui,nn me ne vado  Perché lo so che sei diverso ma ho bisogno di sentirlo nel mezzo del petto 

Sotto pelle

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 Dormivo un sonno inquieto senza saperlo   mi hai svegliata con la tua brezza che profuma di primavera  ora mi sei sotto pelle  Impresso nella carne scorri nelle vene 

Finalmente

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 Finalmente il sole scende all’orizzonte e questo giorno se ne va, è una fatica abituarsi a questa assenza a cui non sono abituata,alle poche parole a nessun gesto. È l’agonia delle ore che passano lente ,delle fantasie che non trovano spazio e delle parole che muoiono in gola. È il supplizio di dover sopportare,di lacrime che non possono uscire,di un buco in mezzo al petto che solo il suo ritorno può colmare È la consapevolezza che succederà ancora di dover chiudere i desideri in cassetto in attesa,di nutrirsi di malinconie e ricordi,di aspettare e ancora aspettare che il tempo scorra e i giorni muoiano prima di tornare fra braccia sicure, prima di tornare al mio posto. È il sacrificio di questo Legame,donare anche queste gocce di torpore, sforzarsi di non dimenticare,non lasciarsi sopraffare dalla paura di non vederlo più comparire. In viaggio si è portato in valigia anche gran parte di me,so che ne avrà cura e che non si dimenticherà di avermi con sé,ricompongo le briciole che m...

Tra il latte ed il caffè

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 E mi vieni in mente così  Nel bel mezzo della lista della spesa Tra il latte e caffè improvvisamente ritrovo le tue mani  Posso ancora sentire le tue unghie nella carne Il peso del tuo corpo Il tuo sapore infondo alla gola  Nn voglio scappare da questa languida agonia  L' attesa porta il tuo nome   le tue mani diventano le mie  E nel mio piacere sei qui con me 

Brucio

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 La voglia che ho di te cresce mano mano che i giorni calano La gola secca  Lo stomaco brontola Il mio ventre si prepara a te di bagnata malinconia  È un tempo infinito questo che ci separa  Codardo e scorretto  Prima ci avvicina e poi ci allontana È la tua razionalità che danza con la mia emotività  E mentre tu sembri solo sobbollire Io brucio

Bevo di te

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 Respiro le tue parole come fossero aria nuova  Come acqua berrei ogni goccia di te Così limpido e sincero  Chiaro come la luce del mattino Semplice nella tua complessità  Il tuo pensiero mi riempie e mi porta lontano 

Evoluzione

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 Sei il mio bozzolo dal quale uscirò come splendida farfalla 

In gabbia

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 Tu giochi con questa distanza che ci separa a carte scoperte  Sicuro e consapevole lasci che le ore ti scivolino addosso disegnando percorsi che conosci Mentre io mi consumo in questa immobile impazienza Prendo a botte i giorni cercando di ripiegarli su se stessi perché passino più velocemente  Sono un mare in tempesta che nn trova riposo dal pensiero delle tue mani Brucio di fiamma viva l' attesa che mi divora  Mi osservi da lontano e ridi Mentre urlo imprigionata in una forzata pazienza 

Sogno bagnato

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 Ho fatto un sogno amore mio Ho fatto un sogno languido e bagnato  e tu eri lì con me  Ricordo l' oscurità di seta intorno ai miei occhi   il tuo fiato caldo sussurrato all' orecchio  Ho sentito altre mani esplorare il mio corpo  E tu eri lì con me Ho respirato in altri respiri  E tu eri lì con me  Ho assaggiato altri sapori  E tu eri lì con me   qualcuno mi ha presa E tu eri lì con me  il mio calore esplodeva E tu eri lì con me  Mi sono svegliata di colpo  In fiamme e tremante E tu sei qui con me  Mi guardi sornione sorridendo  Adesso tocca a te 

Scopami

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 Scopami  Scopami adesso  Scopami forte  Dimmi chi sono  Se sono tua fammelo sentire  Che nn lo possa più scordare Scopami cento volte in una Usa il mio corpo Prenditi la mia anima  Fottimi il cuore  Annega la mia mente  Infinito attimo di piacere  Godi di me Come io godo di te

Eccellenza del gusto

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 Sei tu il cibo che preferisco  L' eccellenza del gusto  Il mio comfort food  Sei la lasagna della nonna la Domenica  La ciliegina sulla torta con la panna  Sei il dolce che consola  il salato che stuzzica il mio appetito  Sensuale come una coppa di fragole e cioccolato  Immerse in un gelato appena squagliato  Sei desiderio di un peccato  Come tentazione irrinunciabile  Di questa bulimica passione  Nn posso trovare sazietà 

Filo rosso

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 Di questo filo rosso che ci lega io ne faccio infiniti gomitoli  infilati in un cassetto li tengo di scorta  Se mai dovessi allontanarti tanto da separarmi da me  Aprirò il cassetto e ad uno ad uno li userò per cercarti  Mi basterà seguire questo filo che profuma di noi per avere la certezza di ritrovarci 

Goccia di cera

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 Sei arrivato come un temporale estivo  Inaspettato e a lungo cercato Le tue mani disegnano fiamme di fuoco sulla mia pelle  Mentre il mio corpo grida il tuo nome  Goccia di cera che brucia in un gemito ogni malevolo pensiero  Ti spingi dentro di me e ad ogni colpo io muoio e rinasco In questa folle danza di odori ed umori Ritrovo me stessa Ed ora che ti porto addosso come un marchio Sono al mio posto 

Massimo

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 Massimo si lasciò cadere con un tonfo sordo sulla poltrona di pelle nera,aveva guidato per quasi 24 ore per andare a riprendersi quella cagnetta ingrata ed ora era stanco e furioso...con un gesto di stizza si tolse la cravatta e allentò il colletto della camicia,la luce che filtrava dall' unica finestra illuminava il corpo bianco e nudo di lei di un bagliore quasi sovrannaturale, intorno a loro la stanza giaceva in una silenziosa attesa,interrotta solo dai suoi singhiozzi,sommessi ed irrefrenabili... Massimo chiuse gli occhi cercando di recuperare calma e lucidità,nn le aveva parlato per tutto il viaggio ed ora l' unica cosa che desiderava era trovare il modo di cancellare quel momento dal loro percorso, proprio nn riusciva a capire come avesse potuto fargli questo, rompere così il loro patto...Voleva il suo dolore,sentirla piangere e supplicare per il suo perdono,per la sua pietà...si alzò in piedi e avvicinandosi a lei lentamente cominciò dapprima a slacciarsi e poi a sfil...

Il vaso di Pandora

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 Il poema di Esiodo Le opere e i giorni narra che Zeus si infuriò contro Prometeo per il furto del fuoco. Il Titano aveva forgiato il primo uomo impastandolo con la terra e la pioggia, gli aveva infuso astuzia e timidezza, forza, fierezza e ambizione e l'aveva poi animato col fuoco divino. Ma il fuoco divino sarebbe dovuto restare privilegio degli dei e non essere offerto a creature terrene. Per questo Zeus era in collera. Riservò a Prometeo un castigo atroce: incatenato sul Caucaso, avrebbe visto un'aquila divorargli il fegato, che sarebbe ricresciuto ogni notte per perpetuare il dolore[3]; agli uomini inviò un dono infido e alla donna fu affidato il compito di portare con sé, nel mondo, infinite sofferenze. Ordinò ad Efesto di forgiare la fanciulla, Pandora. A lei ogni dio offrì un dono divino: bellezza, virtù, abilità, grazia, astuzia, ingegno. Ermes, che aveva dotato la giovane di astuzia e curiosità, venne incaricato di condurre Pandora dal fratello di Prometeo (che nel fr...